Secondo una recente ricerca condotta in Svezia, da scienziati dell’Università di Goteborg, l’alimentazione del bambino deve contenere molto pesce, per dirurre il rischio di insorgenza del respiro sibilante, il più delle volte associato al raffreddore ma legato anche all’asma allergica. La ricerca mostra che i bambini che hanno consumato pesce prima dei nove mesi di vita abbiano un rischio minore di soffrire di respiro sibilante in età prescolare.Ciò cambia, tuttavia, se sono stati trattati con antibiotici a largo spettro nella prima settimana di vita o se la madre ha assunto paracetamolo durante la gravidanza.
La dott.ssa Goksor afferma:
“I nostri risultati mostrano chiaramente che mentre il pesce ha un effetto protettivo contro lo sviluppo del respiro sibilante in età prescolare, i bambini che hanno assunto antibiotici nella prima settimana di vita e le cui madri hanno assunto paracetamolo durante la gravidanza, presentano un rischio maggiore, in particolare di respiro sibilante con cause scatenanti multiple”.
Infatti i dati della ricerca dicono che per quanto riguarda l’uso di paracetamolo, i ricercatori hanno scoperto che il 28,4% delle madri aveva assunto il farmaco durante la gravidanza. L’incidenza di esposizione prenatale al paracetamolo nel gruppo con respiro sibilante che assumeva farmaci per l’asma era del 12,4%; l’assunzione di paracetamolo durante la gravidanza aumentava il rischio del 60%. Il team dice che l’effetto era evidente nel gruppo con respiro sibilante con cause scatenanti multiple, dove il rischio era raddoppiato.
LEGGI ANCHE: Svezzamento: cominciare con lo yogurt
foto tratta da madeformums.com